giovedì 6 dicembre 2007

vivere senza soldi
di
5 dicembre 2007


sono felice di stare a Firenze ,perché mi sento in qualche modo confrontata con il mio passato,mi fa piacere fare qualche riferimento al passato,però questo non vuol dire che la mia proposta è di rivivere nel passato, e cioè in qualche epoca preistorica,anzi, penso di vivere già qualcosa nel futuro,io non ho uno spirito da missionaria e quindi non vi propongo di mettere a parte i soldi, però,sono convinta che vivere senza soldi è una vita molto diversa che con i soldi.
Io da 11 anni vivo senza soldi,e in questi anni ho riflettuto moltissimo sulle dinamiche e su cosa i soldi fanno con noi.Ho riflettuto molto come era la vita prima del “denaro” che esiste già da miliaia di anni ,però il sistema del capitalismo esiste soltanto da 4 secoli. quindi ho pensato molto su come funzionavano le cose prima ,prima del sistema dei soldi,le persone, gli esseri umani dipendevano dal loro stato di nascità. O erano poveri o magari erano nati aristocratici,in più c’era la chiesa che dava degli ordini e delle istruzioni molto precise su come doveva essere la vita delle persone,quindi la gentein qualche modo era molto dipendente.

Quando è stato introdotto il sistema del denaro, si è creato qualcosa come una nuova libertà,le persone lavoravano, come sempre avevano lavorato,però a questo punto per la loro prestazione ricevevano del denaro, e potevano chiedere qualcosa in cambio, con qualche idea di fare soldi.quindi possiamo dire che inizialmente il denaro non era qualcosa di cattivo, però adesso, di nuovo siamo arrivati ad un punto di una enorme dipendenza,siamo dipendenti dal denaro.

In Germania ,le persone diventano sempre più poveri, e penso anche in Italia, c’è una discrepanza,la differenza tra i ricchi e poveri cresce,e possiamo dire che come funziona il mondo in questo momento, è uno scandalo.E’ uno scandalo, perché da un lato abbiamo le persone che muoiono di fame, e da un’altra ,ci sono i miliardari che spendono dei soldi ,che non si sono veramente guadagnati ,loro. quindi , Io da sempre,ho pensato cosa posso fare Io ,come persona singola,per fare qualche piccolo cambiamento nel mondo. molte persone mi chiedono se nella mia vita c’è stata qualche trauma,o un grosso problema ,per far si che io abbia fatto questo passo molto importante,allora,in genere rispondo che il primo problema per me è il mondo,però ho anche un problema mio ,personale,cioè sono nata durante la guerra,ed stata un profugo,nel luogo dove sono nata e cresciuta , la mia famiglia,era gente rispettabile,e poi dove sono andati a finire,erano considerati come poveri e non rispettati.

Quindi per me, il mio compito, ciò che volevo raggiungere nella vita, era fare il modo che le persone possano vivere in dignità,erispettate ,indipendentemente dal denaro. perciò ,per quattro volte,durante la mia vita, ho provato di arrivare al punto in cui mi trovo adesso, il primo grande cambiamento, è avvenuto 13 anni fa,quando ho fondato “anello di scambio” quindi una rete in cui possiamo offrire dei servizi, una sorta di “Banca del tempo” ad esempio , Io faccio consulenza psicologica,e la persona assistita, in cambio, mi ripara la macchina.

In questa banca del tempo, nella città di Dartmond,13 anni fa, che è stata una delle prime in Germania,ed essendo molto attiva in questo organizzazione ,mi sono accorta che usavo sempre meno il denaro.allora mi sono detta, adesso è arrivato il momento,posso tentare di vivere per un anno (come primo obbiettivo,solo un anno) senza soldi. poi ho pensato,come faccio?devo pagare l’affitto,l’assistenza sanitaria,ecc…Solo che quando si comincia a pensare a qualcosa, in genere, all’improviso,si aprono molte porte.E sono arrivate delle persone, della banca del tempo, che mi chiedevano,se potevo andare a loro casa ad abitare per un po’ di tempo, dato che dovevano andare via per un periodo…ma ho pensato, Io ho la mia casa , sono una psicoterapeuta,come faccio a lasciarla?ma poi ho capito che era proprio quel invito di cui avevo bisogno e quindi ho lasciato la mia casa. Ed è stato un grande anno di esperimentazione,e ho capito che non è cosi semplice,bisogna imparare a vivere senza soldi. ho sentito nettamente che la qualità della mia vita è aumentata in una maniera esponenziale rispetto alla mia vita di prima.

In questi ultimi 11 anni , ho creato questo logo,in cui è scritto : “dare e prendere” ma non significa ,Io do a te e tu dai a me, perché questo sarebbe come funziona oggi,vado a lavorare, mi danno dei soldi,invece quello che desidero, è un sistema in cui ognuno da quello che può dare, e riceve quello di cui ha bisogno,per coprire le sue necessità . e che ognuno di noi senta e decide per se stesso se è in armonia ed equilibrio con il dare e ricevere , e non c’è un’istituzione a deciderlo.Capire come funziona questo equilibrio è una cosa che va imparata e Io ne ho fatto molta pratica.Nella mia riflessione di come possiamo cambiare le cose nel mondo,per me c’è un aspetto sicuro e cioè come prima cosa ognuno di noi ha bisogno di riflettere e di capire chi siamo noi e di che cosa abbiamo bisogno nella vita, quindi un lavoro su noi stessi,è il primo passo fondamentale.una presa di responsabilità di che cosa ha bisogno la nostra società ,e di che cosa abbiamo bisogno noi,tutti i noi,insieme,è la nostra personale responsabilità,questo.

La base su quale lavoro , il logo, è: io ed io,io e tu ,io e noi,e infine io e l’universo.E poi ho letto su una rivista un articolo in cui faceva 4 domande:tu sei una persona che si confronta con se stessa e Con gli altri ,e che politicamente attiva e che analizza i problemi del mondo?e che va a guardare oltre?se tu sei fatto cosi,fai parte di un nuovo movimento nel mondo che si chiama movimento dei “creativi culturali” e per me è stata un’enorme sorpresa, perché fino a quel momento mi ero sentita molto sola,e quindi li ho capito che nel mondo siamo in tantissimi che pensiamo in un certo modo e sarebbe importante ,in qualche modo,poterci collegare.

E cosi ho creato questo “logo” come un segno di riconoscimento e per sentirsi in una rete.Vi chiederete cosa ha a che fare con vivere senza soldi, ma raccontarla è importante perché si tratta di lavoro che ho fatto in tutti questi anni.La qualità della mia vita è migliorata , mi sento protetta ed accolta e mi sento amata.nel sistema della nostra società,la competizione nel lavoro è un fattore importante,quindi dobbiamo sempre essere più bravi, ed è quello alla fine il fatto più importante,e quindi se non c’è più bisogno di questo , la vita diventa molto più leggero….

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